Quella decisione di ieri era il mio ultimo pensiero.
E' stato come un fulmine a ciel sereno.
Non me l'aspettavo.
E mi ha colpita in pieno.
Nella condizione in cui ero, sapere che c'era anche solo una minima speranza, mi ha fatto capire che tutto cambia, sia in peggio ma anche in meglio.
Mi ha scritto.
Mi ha voluta, ancora.
Mi ha guardata.
Mi ha baciata.
Ed io mi sono ripromessa che niente e nessuno ostacolerà ancora tutto ciò che IO ho intenzione di creare.
Tutto cambia così velocemente, già. Ma il mio corpo ancora è risentito dal dolore che ho provato.
E' come l'acido lattico dopo una lunga giornata di palestra. Deve essere smaltito.
Ho ancora paura, mi tremano ancora le mani.
Le gambe.
Il cuore.
Ma so che tutto si sistemerà.
Che ogni evento ha un suo percorso, e che io, anche se mi impegno non lo posso cambiare.
Devo aspettare che cambi da solo.
Una mano, lo ammetto, ieri l'ho data.
E infatti, credo sia anche per questo che ora ho un mezzo sorriso mentre scrivo.
Non so chi devo ringraziare.
Forse me stessa per non aver ceduto.
Da: Quella parte di Mary che neanche lei sapeva di avere. (L'altra parte..)
Nessun commento:
Posta un commento