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mercoledì 7 dicembre 2011

Bertrand Russell.



Bertrand Arthur William Russell, terzo conte Russell (Trellech18 maggio 1872 –Penrhyndeudraeth2 febbraio 1970), è stato un filosofologico e matematico gallese.
Fu anche un autorevole esponente del movimento pacifista e un divulgatore della filosofia. In molti hanno guardato a Russell come a una sorta di profeta della vita creativa e razionale; al tempo stesso la sua posizione su molte questioni fu estremamente controversa.

La Logica.

« The whole problem with the world is that fools and fanatics are always so certain of themselves, but wiser people so full of doubts. »
-« Il problema dell'umanità è che gli sciocchi e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi. »


Nella logica matematica Russell fissò il paradosso che successivamente prese da lui il nome di paradosso di Russell. Il paradosso minava irrimediabilmente il progetto di Gottlob Frege di ridurre la matematica alla logica. Nondimeno, Russell difese la teoria del logicismo e tentò egli stesso in prima persona di realizzare la riduzione logicista, assieme a Alfred North Whitehead, nei Principia Mathematica, un sistema assiomatico con cui tutte le affermazioni della matematica potevano essere costruite, ma che restarono incompleti. Nemmeno i Principia Mathematica, che pure si sottraevano alle aporie contro le quali si era infranto il sogno di Frege, poterono resistere ai teoremi di incompletezza di Kurt Gödel che provavano come nessun sistema logico finito potesse risolvere dentro di sé tutte le verità della matematica.
Successivamente Russell sviluppò, anche a seguito del dialogo filosofico con l'allievo Ludwig Wittgenstein, la visione filosofica dell'atomismo logico, secondo la quale il mondo è costituito da elementi minimi indivisibili di natura logica, i fatti atomici.
Bertrand Russell fu un convinto pacifista. Si oppose alla partecipazione del Regno Unito alla Prima guerra mondiale. Per la sua posizione fu prima allontanato e poi perse la cattedra al Trinity College dell'Università di Oxford; infine fu incarcerato per sei mesi. Negli anni immediatamente precedenti la Seconda guerra mondiale, Russell fu fautore di una politica di pacificazione, ma alla fine riconobbe che Hitlerdoveva essere combattuto.
Russell chiamò la sua posizione "pacifismo relativo": egli riteneva che la guerra fosse un male, ma anche che, in circostanze estreme (ad esempio, quando Hitler minacciava di occupare l'Europa intera), la guerra stessa potesse essere il male minore.
A partire dagli anni cinquanta Russell, dopo avere sostenuto in una conferenza pubblica del 1948 la necessità di un attacco nucleare preventivo contro l'Unione Sovietica, divenne assieme a Albert Einstein un sostenitore autorevole del disarmo nucleare. Nel 1961 Russell fu processato e condannato a una settimana di prigione in seguito a una manifestazione a Londra contro il proliferare delle armi nucleari. La guerra in Vietnam fu l'ultimo obiettivo polemico del pacifismo di Russell, che insieme a Jean-Paul Sartre fondò il tribunale che prese il suo nome per processare gli Stati Uniti per crimini di guerra.
Russell criticò la ricostruzione dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy; lo scritto 16 Questions on the Assassination pubblicato nel 1964 è ancora considerato un buon riassunto della inconsistenza della versione ufficiale del caso. Politicamente sostenitore del socialismo democratico, Russell criticò duramente il totalitarismo di Stalin.

Morale [modifica]

Russell criticò la nozione vittoriana di moralità. Nei suoi scritti giovanili espresse l'opinione che l'amore tra un uomo e una donna che non sono sposati non è necessariamente immorale se essi si amano veramente. Ciò fu sufficiente a sollevare vigorose proteste e denunce in occasione della sua prima visita in America (la vita privata di Russell fu più edonistica di quanto i suoi scritti non rivelassero ma al tempo non era ancora sufficientemente conosciuta). Nei suoi saggi sulla morale diede avvio a una serie di concezioni morali che divennero popolarissime. Va ricordato, in particolare, il dibattito che si innescò a partire dal suo saggio Matrimonio e Morale, pubblicato nel 1929.

In materia di religione, Russell si dichiarava filosoficamente agnostico e ateo nella vita pratica. La sua attitudine verso il Dio cristiano era identica a quella verso gli dèi dell'antica Grecia: persuaso della mancanza di prove dell'esistenza di entrambi, con il celebre paragone dellaTeiera celestiale egli mostra come si possa inculcare nella mente delle persone qualcosa che si voglia far passare per "verità". Sostiene inoltre che affermare l'esistenza di qualcosa che non è dimostrabile è normalmente vista come un'affermazione probabilmente falsa (dice: «si penserebbe giustamente che sto dicendo fesserie»). Diversamente invece avviene quando «la Teiera viene affermata nei libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente».[senza fonte] La sua posizione è spiegata nei saggi Io sono un ateo o un agnostico? e Perché non sono cristiano.
Le posizioni di Russell, da alcuni definite antireligiose, furono oggetto di forti critiche e di pesanti ostracismi. Famoso, ad esempio, è il caso dell'incarico al City College di New York che destò l'ira dei fanatici clericali del tempo e che diede inizio ad alcune ripercussioni.

http://www.youtube.com/watch?v=HXxtPFtRDz4&feature=related



Ogni giorno s'impara sempre qualcosa .. 

martedì 29 novembre 2011

« Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo » (The Butterfly Effect, 2004).

L'espressione "Effetto farfalla" si ritiene in genere sia stata ispirata da uno dei più celebri racconti fantascientifici di Ray BradburyRumore di tuonodel 1952, in cui si immagina che nel futuro, grazie ad una macchina del tempo, vengano organizzati dei safari temporali per turisti. In una remota epoca preistorica un escursionista del futuro calpesta una farfalla e questo fatto provoca una catena di allucinanti conseguenze per la storia umana.
A conti fatti perciò una singola azione può determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d'aria generato dal battito d'ali dell'insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano.
Edward Lorenz fu il primo ad analizzare l'effetto farfalla in uno scritto del 1963 preparato per la New York Academy of Sciences. Secondo tale documento, "Un meteorologo fece notare che se le teorie erano corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre." In discorsi e scritti successivi, Lorenz usò la più poetica farfalla, forse ispirato dal diagramma generato dagli attrattori di Lorenz, che somigliano proprio a tale insetto, o forse influenzato dai precedenti letterari (anche se mancano prove a supporto)."Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?" fu il titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1972.

Beh, io sono del parere che si, possa accadere.
Mi viene in mente Ritorno al Futuro, assurdo.
E mi vengono in mente flash di altri film.
Quando, nel passato una minima cosa viene modificata, il futuro è irrimediabilmente cambiato.

Si calpesta una farfalla, o quest'ultima sbatte semplicemente le Ali.
Si può dire che non può causare niente?
Siamo certo che il gesto rimanga li?
No. E dunque non siamo certi che il solo battere d'ali causi o meno un uragano.

Sicuramente qualcosa crea.
Di per sè la Farfalla vive un giorno solamente.
E dovrebbe farci capire il senso della vita.
Vivere ogni attimo poiché potrebbe realmente essere l'ultimo.
Sto per caso vaneggiando?
Amo il caos, amo viverci. Amo ciò che mi trasmette.
Ma non nel tutto. Ci sono dei piccoli dettagli che voglio ed esigo che rimangano perfetti, in ordine.

Sono un caos vivente, un caos...ordinato!

lunedì 28 novembre 2011

E ti trovo per caso che parli al mare Anche tu avevi un sogno da riparare Tu non mi dire niente Mi fermo a farti compagnia Come il profumo di una sorpresa Di una speranza che si è accesa Qualsiasi posto insieme a te È sempre casa .♥

TI AMO. <3

Quante parole silenziose in un semplice sguardo.

E anche se tu non parli, io so che vuoi dirmi tante cose. Ma non le dici, non le dici più. Quando mi baci e sai che ti amo, lo fai con più dolcezza, con un amore mai ricevuto.
Come quei tramonti rosa d'estate che non dicono niente mai, ma tutto trasmettono.
Come un temporale. C'è chi dei suoi suoni ha paura e vicino al camino evita di ascoltare i suoi rumori.
I tuoi baci mi spaventano e mi fanno felice allo stesso tempo.
Ho paura di perderti ancora, ho paura che ogni bacio sia l'ultimo.
Ma sono paure infondate, le mie, perché più ti sono vicina , più sento che non vuoi staccarti da me.
Con quegli occhi tuoi belli, che più guardo più me ne innamoro.
Con quegli occhi che non riesco a guardare mentre mi baci.

Sono verdi, come i miei ma più chiari. Un verde uniforme.
Non come i miei, che cambiano.

Che sono un po' come me che, a seconda di come stai tu, sto io.
''Un Mastino che anche nella dolcezza familiare tiene alta la guardia.''
Questo sei tu. Mi offri protezione e amore contemporaneamente, ed è per questo che quando volevi andare via, il mio corpo, la mia mente, tutta me stessa non ha retto.

Hai dato, e stai dando ancora, tantissimo alla mia vita, che senza te non si sa cosa io possa fare.

Ti amo, questo si. Ieri, oggi e domani.
Ti amerò quando ne avrai bisogno, e quando mi dirai di starti lontano.
Ti amerò quando non ne avrò la forza, ma lo farò per far stare bene te.

Ti amerò sempre in silenzio, mentre coi baci sfiori il mio cuore.

venerdì 25 novembre 2011

Camminare o Ritrovarsi?

Io e te.
Il mondo non si rende conto di quanto c'è.
Intorno, in mezzo, sopra, sotto, di lato.
Lungo quel percorso, nel silenzio totale, in alcuni istanti polvere di vita si sollevava.
E le tue braccia, che proteggendomi, mi hanno fatto capire quanto tu tenga a me.

Il tempo scorre,  ma noi teniamo il passo.
Il tempo Corre, ma tu sei qui.
E quegli occhi tuoi, così verdi, così belli, che studiano le curve del mio viso.
Le tue dita che, sulla mia schiena, creano piccoli brividi.
E i sorrisi. Il tuo sorriso.
Non c'è niente di meglio al mondo.
Quando mi baci, e mi baci ancora, per poi staccarti....e sorridere!

Quel profumo che riempie tutto te stesso.
Quel sapore d'amore che ho di nuovo nella pelle e nel cuore.
Insieme andremo dovunque si potrà andare.
Tu tienimi la mano, mi perdo se non ci sei.

Mary-

giovedì 24 novembre 2011

Sono MUSICADIPENDENTE.

Vi è mai capitato di stare seduti in macchina, magari nei posti posteriori, con qualcun'altro che guida e discutere su che genere di musica ascoltare durante un lungo viaggio?
Bene. A me non è mai capitato.
Io ho il mio lettore mp4 (Regalato da lui per i miei 21 anni, tra l'altro) con tutto ciò che mi piace. E non ci sono discussioni perché quando sono con lui, decide lui, e nelle altre occasioni ho le cuffie. Ed il mondo scorre alla mia destra, ed insieme a lui tutti i miei pensieri.
La musica mi ha salvata, mi ha aiutata, mi ha risollevata, mi ha fatta ballare quando decidevo che ero troppo tonda e dovevo dimagrire! Mi ha fatta piangere quando c'era quella ''bella'' e dolce che ascoltavo insieme a lui. quella...''Senti, è finita non è che la rimetti?''. Era la nostra prima uscita ufficiale. Ed eravamo andati in quel chioschetto, a strapiombo sul mare. E mi aveva raccontato tante storie, della sua vita.
Mentre sorseggiavo il mio thè alla pesca ed ogni tanto il barista passava ''Geometraaa!'', io lo ascoltavo. Con il pugno sulla guancia e gli occhi fissi sui suoi.
Soffiava un po' di vento, cominciava anche a fare freddino.
La musica accompagna sempre i nostri brevi o lunghi tratti in macchina.
C'è sempre la volta che mette quella melodia tranquilla, di pianoforte o violino.
Ma quando ne ha davvero voglia, beh, Santana! O Zucchero.
Ah, zucchero...
Che quel sabato mattina mi ha fatta piangere davanti a tutti, in quel negozietto troppo piccolo per non attirare l'attenzione. E sono dovuta uscire di corsa, ci sarebbero state troppe domande.
Lui riesce a cantare gli assoli di chitarra!
Come faccia, è un mistero.
Io e lui.
Due persone che non hanno altra droga se non la musica. Per questo siamo vicini, così vicini che anche ognuno nel suo letto, riusciamo a sfiorarci.
La musica unisce i cuori. La musica cura!
E ogni canzone, a seconda del tuo stato d'animo, descrive la tua storia.
Come faccia, ancora non è dovuto saperlo.

Ma senza la musica....la (mia) vita non avrebbe senso.

martedì 22 novembre 2011

Io ed il mio carattere-

Mi chiedono spesso ''Come stai?'' ed io, beh. Io non so mai veramente cosa rispondere. Se dico bene, succede che poi ''Bene'' non dura a lungo. Se dico ''Normale'' lascio nel dubbio. Forse normale è sempre un po' bene? Come si sta quando si sta Normale?
Quando ho le cuffie, stesa sul letto, con i piedi a penzoloni, capisco che tutto può essere catalogato come bene.   
Un po' di brezza che entra dalla finestra semi aperta, in un caldo pomeriggio d'estate. 
O opposto, il calore del camino, d'inverno. 
Invece io, ora, sto normale. E neanche mi va tanto di stare bene.
Nella mia normalità, tutto combacia. C'è perfino la pazienza che mai mi sogno di avere, nelle altre occasioni.

L'unica cosa che mi fa trasformare l'umore da Normale e NERO, è l'incoerenza delle persone che hanno sempre e comunque voglia di rovinare i rapporti. Che si attaccano ad una parola non detta, ad un gesto fatto in modo diverso e non perdono occasione di mandarti frecciatine che a te, lasciano completamente indifferente. Ma dopo un po' ti stanchi, ti stufi, ti alteri. Ci discuti e non vorresti!
Preferisco lasciare una discussione per paura che degeneri, piuttosto che portarla allo stremo.

Per ora sto normale, qui, nascosta nell'ombra, seduta su un divano con la cioccolata calda che mi tiene compagnia. 
E non ho intenzione di muovermi di un millimetro!

Mary e i suoi pensieri catapultati da chissà dove.

SONO INNAMORATA.

Sono innamorata dell'idea di averlo accanto che mi guarda.
''Sei bella, guardati! Sei bella senza elastici, senza forcine che ti tengono i capelli!''
Mi nascondo quando mi parli così.
''Smettila di scrutarmi così affondo. Mi vergogno''


--


''Ci sposiamo?''
Non so che dire, e sto muta. Con la faccia affondo tra la sua guancia e la sua spalla.
Ti sposti.


''Oh, guardala.Non sa se ridere o piangere.''


--
''Sono qui perché TI AMO''.


Non avrei mai pensato che tornassi, tu hai il tuo orgoglio. Era l'ultima cosa che avrei fatto per te. Venire sotto casa tua e parlare con te, coi lacrimoni agli occhi. E sentirmi dire ancora un altro no.
Ma poi mi hai chiamata. 


Ed ora. Sono qui, ancora tanto risentita. Ancora il mio corpo sta male, ma la  mente ha te.
Il mio cuore ha ancora te, che sabato sera mi hai baciata davanti al mare. Agli scogli. Alle onde.
Con il vento che mi scompigliava i capelli piastrati.


Da quando ho cominciato a vederti, sapevo che mi sarei persa.
Ma mi sono sempre ritrovata. 
Con te, che mi tieni la mano. 


Ti amo Gianpaolo. 


http://www.youtube.com/watch?v=4-7d14o42Nk
Ora, domani e sempre. 

domenica 20 novembre 2011

Succede tutto troppo in fretta. Ed io muoio e rinasco ogni giorno {...}

Ho visto che nei suoi occhi c'è l'amore, per me.
Ho assaporato le sue labbra piene di trasporto.
Ho di nuovo lui al mio fianco.
Per un'intera giornata ho pensato che non sarebbe più tornato. Che ormai tutto era finito.

Invece è nella mia vita, è la parte più importante di me.

Ti amo, G.

L'ultima cosa che mi sarei aspettata.

Quella decisione di ieri era il mio ultimo pensiero.
E' stato come un fulmine a ciel sereno.
Non me l'aspettavo.
E mi ha colpita in pieno.
Nella condizione in cui ero, sapere che c'era anche solo una minima speranza, mi ha fatto capire che tutto cambia, sia in peggio ma anche in meglio.
Mi ha scritto.
Mi ha voluta, ancora.
Mi ha guardata.
Mi ha baciata.
Ed io mi sono ripromessa che niente e nessuno ostacolerà ancora tutto ciò che IO ho intenzione di creare.
Tutto cambia così velocemente, già. Ma il mio corpo ancora è risentito dal dolore che ho provato.
E' come l'acido lattico dopo una lunga giornata di palestra. Deve essere smaltito.
Ho ancora paura, mi tremano ancora le mani.
Le gambe.
Il cuore.
Ma so che tutto si sistemerà.
Che ogni evento ha un suo percorso, e che io, anche se mi impegno non lo posso cambiare.
Devo aspettare che cambi da solo.
Una mano, lo ammetto, ieri l'ho data.
E infatti, credo sia anche per questo che ora ho un mezzo sorriso mentre scrivo.

Non so chi devo ringraziare.
Forse me stessa per non aver ceduto.

Da: Quella parte di Mary che neanche lei sapeva di avere. (L'altra parte..)

sabato 19 novembre 2011

‎''Non ho mai chiesto niente a nessuno''

Solo ora, mi sono permessa di chiedere alla persona che ritengo più importante di altre, di rimanere con me. Ma non è servito.

Non mi resta che starmene per conto mio, magari sentirmi piangere. O magari no.
Magari cercare di dimenticare, o provare a fare ancora qualcosa.
Ho sempre lasciato andare chiunque volesse uscire dalla mia vita, non ho mai trattenuto. Ora lo sto facendo, ma è ovvio che non posso costringere nessuno a fare qualcosa controvoglia. 
Mi guarderò allo specchio, e non mi riconoscerò.
Mi guarderò allo specchio e lui, con me, non ci sarà. 
Che senza me esplorerà mondi, sorriderà in compagnia, abbraccerà la vita.
Mentre io sono qui, che ancora non realizzo bene.
Ma so che è successo.
Che non torna indietro, e a me non resta che il silenzio. 
Tanto silenzio. 
Fino a che la sua voce, non mi farà ancora venire i brividi, con parole sussurrate all'orecchio. Magari un giorno.''
Da: Quella parte di Mary che neanche lei sapeva di avere.